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Nelle pagine del volume, è racchiusa tutta la fede per la vita, la passione fotogiornalistica e la voglia di scoprire mondi e culture differenti. Questa curiosità "atea" e genuina, si traduce in un progetto che parla di una serie di rituali, basati sul dolore e il sacrificio, che si svolgono in quattro paesi: Tailandia, India, Italia e Malesia. Luoghi e culti in cui il fotografo si è immerso, abbandonando ogni sorta di pregiudizio e di sensibilità. Le immagini sono cruente: pugnali, corpi lacerati, sangue, cicatrici, elementi di estrema ferocia, abilmente narrate da Matteo Fantolini. Il bianco e nero, si traduce nella scelta più saggia per descrivere temi così caldi, lontano da un fotogiornalismo già visto. Credere e soffrire, no. Credere è soffrire perché il dolore non è sintomo di sottomissione ma si traduce in qualcosa di necessario per un fine maggiore e più grande della vita stessa. Il libro, costituito da una copertina rigida e da 160 pagine, contiene la prefazione scritta da Paolo Ranzani, fotografo torinese e testi a cura di Paolo Bonomi e Lorenzo Rosa-Brusin.